Siracusa Elly Schlein fa tappa all'Urban Center, le priorità «Giustizia sociale, clima e lavoro»
Ha fatto tappa a Siracusa Elly Schlein, candidata alla segreteria nazionale del Partito Democratico, all’Urban Center era accompagnata dell’on. Giuseppe Provenzano, vicesegretario nazionale del Partito Democratico.Ad accogliere Elly Schlein nel pomeriggio, l’abbraccio collettivo della grande comunità della sinistra siracusana, dai movimenti alla società civile, attorno a una donna coraggiosa che scende in campo per la guida del Partito Democratico. Un nuovo PD, “a cui serve un confronto aperto e senza ipocrisie, per decidere insieme chi siamo e chi vogliamo rappresentare”, dice Elly Schlein.
La mozione congressuale a sostegno di Elly Schlein non è solo un grande manifesto politico che con grande chiarezza e coerenza ci riporta ai valori fondativi della sinistra, ma anche la visione di un futuro progressista, ecologista e femminista in cui Giustizia Sociale e Giustizia Climatica sono inscindibili così come lo sono i Diritti Sociali e i Diritti civili. Queste le affermazioni del Comitato Provinciale di Siracusa “Siracusa per Elly Schlein”.
«Si è attivato un vero e proprio esercito di odiatori che parte dal mio naso e dal mio cognome per esprimere ignobili sentimenti antisemiti. Gli stereotipi sono quasi sempre ingannevoli», parla così Elly Schlein. All’Urban center v’era il popolo della sinistra siracusana ad aspettarla: «Il partito democratico ha subito una dura sconfitta e da li dobbiamo ripartire con umiltà per capire come ricostruire una credibilità attorno alla visione del paese che deve essere chiara. Bisogna che ci riconoscano per strada per le battaglie fondamentali che facciamo. Io mi candido alla segreteria per portare al centro dell’azione del partito democratico tre grandi battaglie che sono il contrasto ad ogni forma di disuguaglianza e discriminazione, la questione di come ridare dignità e qualità al lavoro che è sempre più povero, sempre più precario e si stanno tagliando le gambe al futuro delle giovani generazioni, e la terza grande questione è quella dei cambiamenti climatici di come li affrontiamo come una vera riconversione ecologica che anche in una Regione come questa se ben guidati da una politica che ha visione e che fa una programmazione territoriale seria, possano produrre lavoro di qualità e buona impresa.
«Pensiamo alle energie pulite rinnovabili, sta tutto in come le fai le cose, ma a questa destra manca la visone, vorrebbero continuare a farci vivere soltanto dipendenti dalle fonti fossili che però ad un certo punto finiscono e l’Italia resta a piedi, quando avrebbe un grande potenziale sulle energie pulite rinnovabili e anche un pezzo dell’impresa di questo paese ci chiede di investire in quella direzione perché l’elettricità futura ci dice noi vogliamo investire 300 miliardi di euro da qui al 2030 per installare nuova potenza rinnovabile e dare più di 400mila posti di lavoro. Credo che sarebbe la direzione giusta anche per creare nuovo sviluppo, nuovo lavoro in Regioni come questa».
Ci saranno le amministrative a breve, un importante test
«Si sono tutti importanti test, questo congresso ci serve proprio per ristabilire un’identità chiara e ritrovare credibilità cambiando anche gruppo dirigente perché ne abbiamo un disperato bisogno. Io dico questo, il partito democratico non ha perso da solo le elezioni però è l’unico partito che con umiltà ha aperto una discussione a tutta la società, anche per rimettersi in discussione e capire che cosa ha sbagliato, quali sono i nodi che hanno fatto saltare il nostro rapporto con i mondi del lavoro, della scuola, dell’associazionismo, del terzo settore, noi siamo qui per provare a ricucire quel rapporto, per riuscire a ricostruire un ponte tra le migliori energie, dentro il partito democratico, di tanti amministratori e amministratrici militanti, che portano il loro impegno, il loro sapere dentro a questo partito, e quelli che invece sono rimasti schiacciati fuori da dinamiche spesso insopportabili che hanno schiacciato soprattutto le donne e i giovani. Noi siamo qui per aprire un varco affinché possano diventare la nuova classe dirigente».
Come riavvicinare i giovani che si sentono sfiduciati e non si trovano più nella sinistra
«Anzitutto cercando di avere ascolto rispetto a quali sono i problemi che vivono tutti i giorni e a quali possono essere le soluzioni che costruiamo insieme. Il tema del clima è un tema su cui le nuove generazioni si stanno mobilitando molto spesso inascoltati dalla politica e anche da questo partito. Siamo qui per dimostrare che vogliamo ritrovare quel coraggio che è mancato nell’affrontare l’emergenza climatica senza soluzione ma veramente con una visione che vuole dire “noi possiamo migliorare la qualità della vita del pianeta, lo possiamo fare puntando sull’efficientamento energetico, sulla mobilità sostenibile, ce ne sarebbe veramente tanto bisogno specialmente in regioni che hanno sofferto la mancanza di un piano infrastrutturale che possa collegarle meglio internamente ma anche con l’esterno».