Siracusa Polemica su verde in via Tisia, apporre ‘alberi giusti al posto giusto’ Brigate Rosa «Com
Anche a Siracusa si è colta l’opportunità di costituire tali Centri, i CE.NA.CO di Via Tisia-Pitia e di Via Piave-Borgata, che, di concerto con l’Amministrazione Comunale, hanno ideato progetti per permettere agli utenti una fruizione diversificata dei luoghi, non solo commerciale, ma caratterizzata anche da proposte di eventi culturali, e dalla riconfigurazione degli spazi fisici.
E’ in questa cornice che si inquadra la polemica, che sta alimentando le cronache cittadine di questi giorni, riguardo l’importanza dell’inserimento dell’elemento arboreo, nell’ambito del progetto pubblico di valorizzazione di un contesto urbano, come quello di Via Tisia, totalmente privo di verde e caratterizzato unicamente da palazzi multipiani e cemento.
L’inserimento di alberature di grandi dimensioni, le uniche capaci di contrastare efficacemente le alte temperature estive, avrebbe come naturale conseguenza un effetto di sostanziale mitigazione del calore, azione che andrebbe attuata sistematicamente in ogni area urbana, alla luce degli effetti negativi sull’ambiente e sulla salute dell’uomo, causati dal riscaldamento globale.
Se ciò accadesse, Via Tisia si trasformerebbe in un’arteria verde, con “gli alberi giusti al posto giusto”, la cui tipologia scaturirebbe dall’azione congiunta e coordinata (non contrapposta), di agronomi, ingegneri e architetti, ognuno secondo le proprie competenze, con il risultato di creare un ecosistema a basso consumo idrico, che potenzi la naturale resilienza del verde, e tenga insieme al tempo stesso la natura dei suoli, le esigenze di carattere impiantistico e la qualità dell’ambiente fisico riconfigurato.
Sarebbe auspicabile, in tal senso, che anche l’attuale Giunta Comunale intervenisse nel dibattito in corso, prendendo una posizione chiara sulla questione delle nuove alberature, mettendo così in pratica quanto teoricamente enunciato nel Regolamento del Verde di Siracusa, al punto i) Verde nei parcheggi e nelle strade, che prescrive la messa a dimora di “alberi di prima grandezza” per i marciapiedi di larghezza superiore a 4 mt (come nel caso del progetto di Via Tisia), nonché parcheggi pubblici che “devono garantire un adeguato numero di alberature (…)”.
A tal proposito, riteniamo più che mai dirimente anche la questione relativa al mantenimento, e addirittura all’incremento (con la richiesta, da parte del Ce.Na.Co, di uso del parcheggio del Liceo Quintiliano) degli stalli esistenti per le auto, che andrebbe invece inquadrata in un’ottica più complessiva che riguarda il grande tema di una mobilità urbana sostenibile. Come si può continuare a immaginare un futuro in cui le auto private costituiscano l’unico mezzo di trasporto a Siracusa? Non è già evidente che il contingentamento delle risorse energetiche e l’aumento dei prezzi, dovuto alla guerra in atto, la progressiva e inevitabile sostituzione delle fonti fossili inquinanti a favore delle energie rinnovabili, ci impongono un deciso cambio di passo anche nella riorganizzazione di questo fondamentale settore, con la scelta conseguente e obbligata del trasporto pubblico elettrico?
Come donne della Brigata Rosa, vogliamo esprimere la nostra totale adesione ad un progetto di riqualificazione urbana e di valorizzazione dell’area di Via Tisia-Pitia, attraverso la realizzazione del Centro Commerciale Naturale, che abbia come obiettivo principale il miglioramento complessivo della vivibilità del quartiere, nel segno della sostenibilità ambientale e sociale.
Chiediamo all’Amministrazione Comunale, al Ce.Na.Co. e ai progettisti di ascoltare i molteplici appelli di questi giorni provenienti da più parti, a favore di una città più verde e resiliente sul fronte del contrasto al riscaldamento climatico, proprio a partire dal progetto di Via Tisia. Se fosse ancora possibile intervenire in tal senso, non si perda l’occasione di farlo.