Quando Antonio Filograsso torna a pensare al giorno in cui, da Padova, è arrivato l'ok alla donazione del plasma, gli occhi si fanno lucidi e la voce più bassa. "Questa cosa, da sola, cancella le due settimane in cui ho vissuto con il Coronavirus, il dolore e la paura", dice mentre una macchina della Medicina trasfusionale al Policlinico di Bari separa il plasma ricco di anticorpi neutralizzanti dal sangue. Filograsso, 46 anni, dipendente di un bar del quartiere San Paolo, è uno dei primi ventitré pugliesi che, ormai guarniti dal Covid, hanno voluto donare il plasma senza perdere tempo. Le due sacche prelevate dagli operatori guidati da Angelo Ostuni " " direttore del reparto e al vertice del Centro regionale sangue " " daranno una chance in più per la guarigione a chi fa ancora i conti con il virus ed è in gravi condizioni. "È bellissimo, lo dico a tutti gli ex ammalati: fatelo", continua lui. Il dottor Ostuni annuisce fiducioso. "Abbiamo già un riscontro positivo della prima trasfusione fatta su paziente ricoverato a Brindisi. E da metà giugno " " aggiunge il medico " " gli esami sugli anticorpi potranno essere effettuati all'Istituto zooprofilattico di Foggia senza dover mandare a Padova i campioni" . .di Cenzio Di Zanni