"Made By Iraqi Girls", regia di Gianni Vukaj, domenica 8 marzo in seconda serata su Tv2000 (canale 28 dtt - 157 Sky)
Rafedìn in arabo significa “tra i due fiumi” ed è lo spazio di terra che sta fra il Tigri e l’Eufrate dove confluiscono tanti profughi. Ma Rafedìn è diventato anche un marchio di moda nato ad Amman, in Giordania, per offrire una nuova vita a ragazze fuggite dall’Isis, in attesa di un visto, che non possono lavorare, studiare, o anche solo guidare, alle quali è stato tolto ogni diritto. Nel 2016 l’incontro a Betlemme tra ‘Abuna’ Mario, sacerdote toscano del Patriarcato Latino di Gerusalemme, e Rosaria, una sarta pugliese, dà il via alla folle idea di creare un laboratorio tessile e dare alle ragazze una nuova possibilità. Una piccola stanza e cinque macchine da cucire: è così che nascono i prodotti “Rafedìn. Made by Iraqi Girls”, un incontro tra Oriente ed Occidente. Il racconto televisivo scorre parallelo a quello sul web, con un blog che accompagna le ragazze e le segue anche dopo la fine delle riprese.