Non bastava la tegola Frontino, alcuni anni fa, riguardante ricorso Open Land sul risarcimento da parte del Comune di Siracusa ammontante a 2,8 milioni di euro il quale è stato saldato ai danni dei siracusani.
Adesso anche l’Igm bussa per denaro al Comune i Siracusa il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha disposto la nomina di un altro commissario ad acta per l’ottemperanza da parte del Comune capoluogo alla sentenza con cui il Cga nel 2020 che ha disposto l’aggiornamento del canone per la gestione dei rifiuti solidi urbani, proposto dalla società Igm Rifiuti Industriali srl, con un risarcimento di 7.791.896,89 euro oltre interessi.
La controversia risale al 15 gennaio 2003 quando il Comune ha affidato all’Igm Ambiente la concessione del servizio di igiene urbana, comprendente i servizi relativi alla gestione di rifiuti urbani e assimilati (attività di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e assimilati, raccolta differenziata, disinfezione, disinfestazione e derattizzazione).
Il rapporto contrattuale, alla scadenza quinquennale, è proseguito agli stessi patti e condizioni in virtù di successivi atti di proroga, i quali venivano adottati a partire dal 2011 mediante ordinanze contingibili e urgenti.
Nel 2022 il Comune di Siracusa aveva tentato attraverso l’ufficio legale di ipotizzare una proposta, la quale è stata rimandata al mittente, a questo punto l’ultimo commissario ad acta designato lo scorso 23 gennaio scorso ha ufficializzato l’importo di 7.791.896,89 euro oltre interessi.
Il caso della IGM che avanza un risarcimento di quasi 8 milioni di euro dal Comune di Siracusa dimostra, ancora una volta, non solo l’incapacità degli amministratori locali che si sono succeduti negli anni, ma soprattutto il fallimento delle privatizzazioni e delle esternalizzazioni dei servizi che i Comuni hanno affidato pressoché totalmente a ditte esterne.