editoriale Appello ai GiovaniCambiamo Siracusa
Sorreggetevi forte, ovunque voi siate vi prego di sedervi per analizzare e sintetizzare gli accadimenti politici in prossimità delle nuove elezioni amministrative a Siracusa a giugno prossimo.
Ahimè, siamo contrariati per tutto quello che sta accadendo nel mercato della compravendita dei voti, del mercimonio, delle promesse di incarichi (poi non mantenuti) per ottenere favori nella formazione di liste, nella corsa alle amministrative a presunti candidati a sindaco, afferenti a presunti partiti dei morti viventi.
Si ripiomba nel passato, negli anni bui degli intrecci, dei compromessi, «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» è una famosissima frase pronunciata da Tancredi, nipote del principe Fabrizio Salina nel celebre romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Vergognosissimi Siracusani. Tantissimi mesi di editoriali di studi, redatti con meticolosità, settimanalmente, per voi tutti, perché no, condivisi per fondare una Rivoluzione culturale, la Disubbidienza civile. Vanificati al vento. Per i poveri dementi Siracusani. Proviamo vergogna per tutti voi e ci rifugiamo nelle preghiere, nella misericordia per cercare di scuotere le coscienze nei giovani, delle future generazioni, per scontare la nostra generosità d’animo per l’amore che nutriamo nei confronti della nostra mitica Siracusa e dei suoi cittadini caduti in basso nel rossore delle classifiche nazionali sulla qualità della vita.
La coalizione dal clamore antico nefasto dei partiti, dei commissari-emissari del vecchio modo di fare politica, è pressochè costituita, a quanto dice vox populi chiamando a squarcia gola un uomo che aveva detto più volte no per una condizione sociale nella quale lui non si riconoscerebbe più, i tempi e la società sono cambiati radicalmente, il modo di pensare e le nuove abitudini: Bufardeci.
Lui, pensionato, pressato da più parti con la istituzione di una lista (da solo, in forza a FdI con ipotizzabili consensi 5%); lista presunta in forza a FdI (con ipotizzabili consensi del 10%); lista presunta in forza di FI (con ipotizzabili consensi del 5%): fin qui 20% di consensi con aggiunta della lista presunta di Cafeo-Lega (con ipotizzabili consensi del 5%); lista presunta di Scrofani (con ipotizzabili consensi del 3-4%); lista presunta di Garozzo antagonista contro il suo figlioccio che pur di vedere la sconfitta dello stesso farebbe il patto con il diavolo (con ipotizzabili consensi del 5%); lista presunta di Mpa con Bonomo (con ipotizzabili consensi del 5%); lista presunta Udc-Cdu (con ipotizzabili consensi del 5%); lista presunta di Mangiafico (con ipotizzabili consensi del 5%): fin qui totale 48-49% di consensi. Mancherebbe all’appello la lista di Vinciullo (con ipotizzabili consensi del 5%) per arrivare al 54% ed elezioni vinte dal centrodestra per aggiudicarsi la sindacatura.
Per quanto riguarda il sindaco uscente Italia non ci sarebbe più storia, neanche, ehm…, sfregando con forza le famose palle lucenti del toro presso Lower Manhattan (si dice che portano fortuna), potrebbe cambiare qualcosa.
E si…, questa è la storia non desiderata di un Rivoluzionario che vorrebbe cambiato il territorio. Ma dobbiamo soccombere alle lobby, alle massonerie che non cambieranno nulla per il territorio, anzi l’arriccheranno di ‘partecipate’ che sborseranno fiumi di denaro, con la magistratura nelle millevalle. Rassegnazione? Da parte nostra mai! La speranza non è l’ultima a morire. Ma quanto tempo ci rimane per poter lottare senza il sostentamento di nessuno? Non abbiamo il miracolo divinatorio di vivere di solo di aria. Come nel circo italiano: ‘Venghino signori venghino’ nella disperazione sociale.