Peschereccio mitragliato, marinai legati e picchiati: «Procura apre inchiesta, spunta ipotesi ‘pira
Èrientrato l’altroieri sera intorno alle 22,40 il peschereccio Orizzonte della marineria di Siracusa mitragliato la mattina di martedì 18 luglio da una motovedetta libica in acque internazionali, a 150 chilometri da Misurata.
La nave Orizzonte è stata attaccata da una motovedetta della cosiddetta Guardia Costiera libica: molte di queste imbarcazioni sono state fornite al governo del Paese nordafricano proprio dall’Italia nel tentativo di limitare le partenze dei migranti.
La Federazione Armatori Siciliani, secondo cui l’imbarcazione reca “chiari ed evidenti segni dei colpi”, ricorda tuttavia che la tragedia è stata solo sfiorata: “Fortunatamente, tutti i membri dell’equipaggio sono miracolosamente salvi, ma ciò che hanno vissuto avrebbe potuto trasformarsi in una vera e propria strage. Il racconto del terrore vissuto dagli uomini a bordo, è stato commovente e inquietante”.
Il Presidente della Federazione Armatori siciliani, Fabio Micalizzi, ha raccontato: “L’equipaggio ha descritto scene di terrore vero e proprio, sottolineando anche di essere stati soggetti a furti di denaro e oggetti in oro. Questi atti di violenza inaudita sono inaccettabili e richiedono una risposta immediata e ferma”.
La testimonianza del comandante
“Ci hanno trattato come animali, gli spari saranno durati per circa 30 minuti, poi sono saliti a bordo e ci hanno legato le mani con delle corde, un uomo del nostro equipaggio tunisino che faceva da interprete è stato picchiato alla schiena con la testa di un fucile” è il racconto del comandante Carmelo Trigilio, 55 anni.
Adesso giustizia
“Ora – evidenzia e conclude il presidente della Federazione Fabio Micalizzi – ci aspettiamo risposte concrete e tempestive dalla Magistratura e dal Governo. La sicurezza e la giustizia per il nostro equipaggio sono priorità assolute”.
L’inchiesta della Procura e l’ipotesi di pirateria
Tra le ipotesi di quell’attacco, a colpi di mitra, da presunti militari libici contro il peschereccio Orizzonte, rientrato al porto di Siracusa nella notte di mercoledì, c’è un atto di pirateria.
E’ una tesi che sarebbe al vaglio dei magistrati della Procura di Siracusa che hanno aperto una inchiesta sulla vicenda della barca siracusana sulla scorta della testimonianza dei 5 componenti dell’equipaggio, tra cui un egiziano, fermato dalla polizia perché destinatario di un provvedimento di espulsione dall’Italia.