Feudi e famiglie nobili del territorio siracusano. Processi d’investitura secoli XIII-XIX, questo studio intende focalizzare la propria attenzione sui feudi come unità terriere circoscritte, legate alle sorti dei lignaggi familiari che le possedettero.
I feudi come unità terriere circoscritte, legate alle sorti dei lignaggi familiari che le possedettero. Terre e famiglie, l’analisi di un binomio indissolvibile che ha segnato profondamente i processi storici del territorio siciliano.
Attraverso i processi d’investitura, è possibile seguire oltrechè i variegati passaggi di proprietà dei possedimenti feudali, anche i diversi rimaneggiamenti territoriali, l’estensione delle prerogative connesse al possesso e più in generale le complesse relazioni intra ed extra familiari dell’aristocrazia siracusana.
Su una moltitudine di feudi di famiglie nel siracusano molte sono di Noto, Lentini, Augusta e poche nel capoluogo: la Belfronte (Siracusa) Benalì (Siracusa), Canicattini (Siracusa) Carancino-Belvedere (Siracusa), Cassibile (Siracusa), Cava della Donna (Siracusa), Diddino (Siracusa) Floridia (Siracusa) Frescuccia (Siracusa) Grottaperciata (Siracusa) Maeggio (Siracusa) Magnisi (Siracusa) Magrentino (Siracusa) Milocca (Siracusa) Monastero (Siracusa) Monteclimato (Siracusa) Moriella (Siracusa) Pira (Siracusa). Ma tantissime famiglie feudarie della provincia sono annoverate nel volume.
Domani, giovedì 21 luglio alle ore 18,30 a Villa Reimann, sarà presentato alla cittadinanza il volume di Marco Monterosso.