Siracusa La cacciata dell’uomo infelice, in preda alla confusione che ha reso la città invivibile
«Primo Maggio, giorno di festa, e di ordinaria follia in una città sempre più preda di indicibile caos, con un numero spaventoso di auto, turisti presumiamo, che tenta disperatamente di accedere in Ortigia. Nessuna informazione agli ingressi della città per indurre, magari, a lasciare le auto prima della terribile avventura di addentrarsi verso l’Isolotto. Ma poi, in effetti, per lasciarle dove?
Corso Gelone alle ore 11
«Cinque anni, o forse dieci, di amministrazione Italia senza la benché minima programmazione di eventuali parcheggi scambiatori agli ingressi della città, nessuna predisposizione di navette, bus e trasporti in genere, a parte le colorate Ape car. Una massa, pertanto, sconfinata di auto e mezzi che nei giorni a venire, con l’approssimarsi della stagione estiva e gli eventi al Teatro Greco, diverrà la regola», così in una nota il senatore Bruno Alicata.
Corso Gelone alle ore 12
«Un biglietto da visita spaventoso, senza alcuna previsione alternativa o progettazione degna di tal nome, in preda, viceversa, alla confusione, alla baraonda ed al disordine più totale, come documentato in questo giorno di usuale festività. Migliaia di visitatori imbottigliati in mezzo al traffico, chiusi dentro scatole metalliche ed impossibilitati a raggiungere la meta, magari il parcheggio Talete, dove però li attende l’ulteriore, incredibile e vana fila di attesa, essendo l’area di sosta già stracolma.
Passeggio Talete qesta mattina alle ore 10
«Da Corso Gelone a viale Paolo Orsi, da via Elorina a via Malta un lungo, estenuante serpentone a rendere la città praticamente invivibile. Facevano un po’ pena oggi i Vigili urbani disposti lungo la via Malta, mentre utilizzavano timidi e desueti fischietti per tentare di dare ordine alla babele di auto. Fa specie, quindi, ed infastidisce non poco ascoltare il Primo cittadino affermare che si accinge a consegnare, dopo cinque anni di amministrazione, una città “Rigenerata” tra cantieri e lavori pubblici a ridosso delle elezioni e chilometri di Piste ciclabili, già definite e provate inopportune, pericolose e mal concepite. Ad ogni modo, il tempo stringe e tra qualche settimana i siracusani daranno loro, di certo, le risposte “rigenerative” che la città si attende», conclude il senatore Alicata.