Il pistolero che aveva gambizzato la notte del 30 dicembre scorso in corso Timolente un 38enne, ha ottenuto dal giudice delle indagini preliminari del tribunale aretuseo, Federica Piccione,la misura restrittiva degli arresti domiciliari.
Il tortoriciano 54enne Claudio Cuzzola Foti fu arrestato dai carabinieri per il tentato omicidio. L’uomo, difeso dall’avvocato Junio Celesti, si trova da oggi ai domiciliari, in quanto per problemi di salute «incompatibili con il regime carcerario». Proibito comunicare con persone diverse dai familiari conviventi e dal difensore.
Nella testimonianza Claudio Cuzzola Foti ha sostenuto, davanti al gip, che c’erano vecchi rancori con la vittima per cui temeva che gli sparasse ed ha reagito. Successivamente si sarebbe diretto nella propria abitazione nella zona del Santuario della Madonna delle Lacrime.
Nella deposizione ha dichiarato di aver visto il 38enne con le mani in tasca ed ipotizzando che stesse per sparargli lo avrebbe anticipato. Dalle analisi dei filmati delle telecamere recuperate dai carabinieri il Foti avrebbe esploso al 38enne due colpi alle gambe. Dopo si sarebbe disfatto della pistola gettandola in mare e indicando ai carabinieri il posto.