«Il territorio siracusano sarebbe poco inclusivo per le persone sorde che ogni giorno convivono con una disparità sociale rispetto ai ‘normodotati’. L’Amministrazione comunale e accusata di aver tagliato una serie di servizi indispensabili tra cui quello di interpretariato per i cittadini non udenti, attivato per volontà del Consiglio comunale di Siracusa nel solo anno 2020.
«Le briciole dell’assistenza alla comunicazione nelle scuole raccontano in maniera evidente di bimbi sordi assistiti per sole otto ore nell’intera settimana scolastica, una vergogna da fare impallidire il concetto stesso di ‘equità’. Le manifestazioni pubbliche dell’Amministrazione comunale di Siracusa, da quelle che spiegano i progetti per la città a quelle volte a dare informazioni ai cittadini, ovvero le iniziative essenziali per la partecipazione alla vita democratica, non sono mai tradotte in lingua dei segni.
«Tutto questo non è altro che l’evidenza plastica della distanza esistente dall’affermazione vuota dei diritti di alcune persone della nostra comunità e la concreta difesa attraverso i provvedimenti amministrativi.
«E per farlo il movimento intende mettere in campo per la città, attivando: il servizio di interpretariato per la comunità sorda, il trasporto per la comunità non vedente, l’approvazione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, lo scorrimento delle liste di attesa per l’assistenza domiciliare di anziani e persone con disabilità, l’aumento delle ore di assistenza alla comunicazione nelle scuole». Così come ha evidenziato il movimento ‘Civico4’.