Brogli elettorali, aggirarli con il tagliando antifrode presto alle Comunali, deterrente per schede
La norma nazionale prevede alle elezioni politiche che le schede elettorali abbiano un tagliando antifrode, tale soluzione andrebbe estesa anche alle elezioni amministrative siciliane. Le elezioni comunali in Sicilia sono da sempre teatro di brogli elettorali, a volte clamorosi. La maggior parte di questi è dovuto alla cosiddetta scheda ballerina.
Il meccanismo è molto semplice. Lo scrutatore corrotto consegna al rappresentante del gruppo criminale all’esterno del seggio una scheda timbrata e non votata. Quest’ultimo vota la scheda attribuendo le preferenze al partito e al candidato che si vuole eleggere in modo fraudolento.
All’arrivo dell’elettore, minacciato o corrotto con la proposta di uno scambio in denaro, gli si dà la scheda votata. L’elettore va al seggio, si fa consegnare dal Presidente la scheda per votare. Entra in cabina e sostituisce le schede. Esce dalla cabina e consegna al Presidente la scheda precedentemente votata all’esterno. Poi esce dal seggio e riconsegna la scheda non votata al rappresentante del gruppo criminale. E qui il gioco ricomincia.
Come tutti comprendono, attraverso questo meccanismo, i brogli hanno davvero vita facile e determinano i risultati in modo sostanziale.
Il tagliando antifrode è un’ottima soluzione contro i brogli. Dal 2018 in Italia alle elezioni politiche è entrato in vigore il tagliando antifrode che impedisce di utilizzare il meccanismo della scheda ballerina, scrive Rino Piscitello nel sito la Nazione Siciliana.
In foto: tagliando antifrode
Come funziona il tagliando antifrode? Alle schede si applica un tagliando (adesivo o staccabile con linea tratteggiata) con un codice progressivo alfanumerico. Dopo che l’elettore ha votato restituisce la scheda ripiegata al Presidente del seggio. Il Presidente stacca il tagliando e controlla che il numero corrisponda a quello annotato sul registro elettorale. Dopo il controllo il Presidente inserisce la scheda nell’urna. La scheda votata non può quindi essere diversa da quella consegnata all’elettore.
Basterebbe applicare lo stesso sistema per eliminare la maggior parte dei brogli elettorali. Una legge urgente dell’Ars potrebbe recepire la norma nazionale sul tagliando antifrode in modo da applicarla già alle prossime elezioni comunali.
Non sappiamo se il tempo sarebbe sufficiente. Ma di certo potrebbe comunque essere applicato alle elezioni successive. E la qualità della politica e la trasparenza ne ricaverebbero un contributo di grande rilievo.