Nella giornata dell’8 febbraio, il giovane “artigiano” delle armi di Lentini, è stato condotto davanti al Giudice per le Indagini Preliminari che, convalidando l’arresto , ha condiviso la prospettazione accusatoria formulata sulla scorta di quella operata dal personale di Polizia che lo aveva tratto in arresto due giorni prima.
Il Giudice, riconoscendo la sua abilità e professionalità nella creazione di armi artigianali all’interno di un vero e proprio laboratorio domestico, ha ritenuto opportuno sottoporlo a misure cautelari compatibili alla gravità del delitto.
La convalida dell’arresto e degli atti di polizia giudiziaria hanno tuttavia indotto il Giudice a limitare gli spostamenti del giovane arrestato fino all’udienza dibattimentale.
Le complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, poi ieri l’arresto del valente ‘artigiano’ delle armi, così definito dagli stessi inquirenti.
Sarebbe in grado di realizzare armi, dalla lavorazione di semplici tubi, canne per fucili e assemblarle con i meccanismi di percussione e a scatto rendendole perfettamente funzionanti ma il tutto corroborato da una superficiale passione, a detta del legale difensore del giovane.
Il 22enne, è stato posto sotto interrogatorio dal Gip del Tribunale di Siracusa, alla presenza del suo avvocato, Alessandro Vinci: dopo le dichiarazione rese, il giovane è stato rilasciato in libertà.
Secondo quanto esposto e sostenuto dal legale difensore, il ragazzo coltiverebbe l’attività, ovviamente illegale, ma sarebbe riconducibile ad una mera passione superficiale.