Lentini. Al Consorzio di Bonifica 10, pignorate somme di tre mesi di stipendi ai 34 dipendenti
E’una situazione esasperata per i 34 dipendenti impegnati nel Consorzio di Bonifica 10 (definito di rappresentanza) oggi accorpato al Consorzio di bonifica della Sicilia Orientale, che da oltre tre mesi sono senza stipendio.
I dipendenti questa mattina si sono riuniti un’assemblea ed hanno deciso domani, mercoledì, di proclamare lo stato di agitazione permanente. I lavoratori si sono dati appuntamento in piazza Dei Sofisti nei pressi della sede del Consorzio, via Agnone 68, dove si trova nella città lentinese.
Intanto ieri mattina una rappresentanza dei lavoratori si è incontrato con la Digos in Prefettura per esporre il malcontento di una vicenda che ha del grottesco riferito ad un pignoramento da parte dell’Enel risalente nel 2015 il credito è stato ceduto ad una banca che sta procedendo al provvedimento ed ha bloccato le mensilità ai lavoratori. «Non ci resta altro che affidare le speranze a chi vuole raccogliere il reale disagio che sta investendo le famiglie di tutto il comparto della bonifica».
La Prefettura ha ricevuto la delegazione recependo la problematica investendo della stessa le istituzioni regionali. La cosa più strana, a detta di alcuni, la stessa procedura di pignoramento è stata avvertita a Catania e Messina però, ironia della sorte, i dipendenti sono stati pagati regolarmente. Non si comprende da parte della Regione questa disparità di trattamento.
Tre mesi di stipendio arretrati e senza la prospettiva di vedere qualche pagamento. E’ un continuo stillicidio che sta logorando i 34 lavoratori del Consorzio di Bonifica 10. Il sindacato Sifus è stato lasciato da solo ad affrontare questa emergenza mente le altre sigle si sono dissociate producendo una nota tutta loro.
Tanti gli appelli lanciati in questi ultimi mesi ma non hanno ottenuto nessuna risposta. In particolare la politica regionale non ha saputo agire con la richiesta celerità. Dall’assessore regionale all’agricoltura, che dovrà come dichiarato affrontare la legge di riforma, ci aspettiamo un rilancio sulle competenze da affidare alla bonifica. Che il buon senso lo guidi verso soluzioni stabili, non dimenticando che il servizio d’irrigazione è indispensabile all’agricoltura siciliana.
La Regione dovrebbe deliberare le risorse messe a disposizioni dalla Finanziaria e dal bilancio. Ma chissà quanto tempo ancora passerà prima che i soldi possano materialmente arrivare.