Al fine di garantire sviluppi concreti di buone prassi per l’integrazione, è necessaria buona volontà e collaborazione da parte di tutti, enti locali inclusi.
Come quella, in un primo momento negata da parte del Comune, della partecipazione alla marcia dei diritti dei bambini, a ragazzini con diversa abilità che hanno bisogno dell’Asacom, senza distinzione alcuna di etnia, sesso, ceto sociale e tanto altro ancora.
Il gran momento per Robert (nome di fantasia) è arrivato, il ragazzo con diversa abilità, e precedentemente escluso, potrà partecipare alla marcia dei diritti. Il Comune dapprima restio, anche per un ritardo nella procedura, si ricrede e aggiusta il tiro facendo dietro front.
Insomma quando il “vademecum” nasce dall’incontro tra i bisogni espressi dal mondo della disabilità e la volontà ad ascoltarli e lavorare per un concreto cambiamento.
La marcia dei diritti avrebbe dovuto svolgersi il 20 novembre ma è stata posticipata a giovedì 23 novembre. Questa vuole essere solo una prima risposta, aperta a nuovi sviluppi e nuove opportunità. Vuole essere una concreta possibilità di dialogo tra tutti coloro che intendono collaborare alla realizzazione di un reale processo d’inclusione sociale del diversamente abile.
Tutto è bene quel che finisce bene. Auguriamo a Robert di partecipare serenamente e con gioia alla marcia dei diritti dei bambini.