Natale, sotto l’albero i ‘sopravvissuti’ di una famiglia problematica: che trionfi l’amore
Ed eccoci arrivati alla santa festa del Natale della natività dove si trascorrono parecchi giorni festivi in casa in famiglia, ma non per tutti è sempre una festa. Ahimè si prospettano infatti situazioni particolarmente delicati, come da più parti sottolineano, psicoterapeuti, che, con estremo realismo, raccontano come le feste per qualcuno non sono solo ‘una immagine idilliaca da spot pubblicitario’ alle prese con torroni e panettoni, ma anche occasione di problemi qualora vi siano questioni irrisolte con la famiglia o con sé stessi. ‘Non a caso tra gennaio e marzo aumentano le richieste di terapia da parte dei «Christmas survivors»’, affermano
Sono tanti i cosiddetti ‘sopravvissuti del Natale’ che si avvicinano dopo le feste alla presunta terapia per ragioni diverse, ‘ma poi ci si rende poi conto che, alla base di una problematica c’è spesso un rapporto familiare disfunzionale’. Molte persone hanno problemi a pensare le festività del Natale in famiglia, perché in loro produce ansia. Per gli esperti sono i cinque problemi ricorrenti constatati dalla psicologa ed altrettante soluzioni per affrontarli.
La famiglia si allarga, come gestire l’allontanamento dei figli. Tra le questioni che possono generare ansia, il riadattamento a nuove dinamiche familiari, dovuto all’evoluzione del nucleo familiare stesso. «Le famiglie vivono evoluzioni e perdono i nonni, ma si allargano con l’ingresso di coniugi, cognati, nipoti, figure esterne con abitudini diverse dalle proprie che nei giorni di festa devono spesso convivere forzatamente. In alcuni casi c’è bisogno fare una scelta tra la famiglia d’origine e quella attuale, oppure unire le due famiglie e fare tutto insieme, anche se può risultare davvero scomodo».
Sommessamente avviene, un nodo fondamentale è quando i genitori si trovano a dover gestire l’amarezza per l’assenza del figlio che magari, per la prima volta, trascorrerà il Natale o il Capodanno con gli amici o con il partner. Questa delusione sfocia in ricatto morale: «Se non ci sei alla cena dai nonni non andiamo neanche noi». Questo atteggiamento può creare un senso di colpa nel figlio. Inutile dire che i genitori devono imparare lo svezzamento, accettare e rispettare le scelte dei figli e lasciarli andare».
Molte volte si verifica il problema regali ‘sbagliati’. Anche lo scambio dei regali, fatto che di per sé dovrebbe essere un momento piacevole per tutti, può sfociare in momenti di tensione. Per alcuni il cadeau perfetto è una sciarpa, un libro, insomma un oggetto dal valore simbolico. Altri però optano per un regalo importante: un gioiello, un oggetto ipertecnologico. E quando dai pacchetti escono cose così diverse si crea quanto meno imbarazzo. È importante ricordare che il regalo di Natale deve essere un oggetto simbolico. Occorre evitate di strafare. Mettetevi d’accordo, dove è possibile, sulla tipologia di regalo.
Quando un figlio vuole un regalo, ma costa troppo. Cosa fare? La maggior parte delle volte i bambini nella tradizionale letterina a Babbo Natale elencano una lista di desideri che non sono proprio alla portata economica di mamma e papà. Come comportarsi in questi casi? E’ importante adottare un atteggiamento proattivo. Regaliamo ai ragazzi la possibilità di desiderare e rinforzare i propri desideri. Basterà acquistare un salvadanaio in terracotta, inserire all’interno qualche soldo e dire al bimbo o alla bimba che aspetta il regalo costoso che nei prossimi mesi tutti aggiungeranno soldi a quel salvadanaio fino a raggiungere la cifra giusta, nonni e zii compresi.
Per non dire delle aspettative deluse. Le feste sono il periodo peggiore per fare bilanci. Guai a mettersi a ragionare sui traguardi non raggiunti durante l’anno. È fondamentale guardare quello che si è riusciti a diventare non il punto dove non si è ancora arrivati e, comunque, se si è troppo indietro rispetto alle proprie aspettative chiedersi: perché mi sto frenando?
Per i single il Natale è diverso, come alleviare il senso di solitudine. C’è poco da tergiversare: per chi è single e non ha creato una famiglia propria, è possibile che il Natale crei un senso di solitudine. Cosa fare in questo caso? Tutto è molto soggettivo ma il suggerimento è di rendersi utili. Fatevi vivi con qualche associazione di volontariato, date la vostra disponibilità e passerete il Natale più bello della vita. È importante che ciascuno senta se stesso e decida cosa fare.