L‘Ortigia riparte così come aveva finito, vale a dire con una bella vittoria, netta, di forza, di gruppo. Tre punti che, alla luce dei risultati delle altre (Savona bloccato sul pari a Posillipo, Telimar e Trieste sconfitte da Recco e Quinto), sono più pesanti di quanto si potesse immaginare alla vigilia.
I biancoverdi dimostrano di essere più forti delle difficoltà, degli allenamenti effettuati al freddo o in giro per altre piscine. Questa squadra ha grande carattere e un potenziale enorme e, quando acquisisce consapevolezza dei propri mezzi, diventa spietata. L’Anzio, dal canto suo, ha dimostrato di essere una buona formazione, che inizialmente ha cercato di reggere al cospetto di un’Ortigia che, però, dal 2-2 in poi, ha macinato gioco, impresso il ritmo alla partita, costruendo una serie spaventosa di transizioni offensive veloci, con ripartenze che hanno scoraggiato e annientato gli avversari.
I biancoverdi hanno fatto la partita che volevano, con una difesa aggressiva (anche se qualche piccolo errore di concentrazione non è mancato) e un attacco fulmineo. Tante bellissime azioni, rapide e spettacolari, con un Di Luciano straripante in controfuga, autore di 4 gol, così come Ciccio Condemi e Ferrero, quest’ultimo capace di inventare una rovesciata che fa spellare le mani ai tifosi. Prova positiva comunque per tutti quanti e tre punti d’oro che proiettano l’Ortigia al terzo posto solitario, a +3 sul Trieste e a -3 dal Brescia, a pochi giorni dalla sfida casalinga proprio contro la corazzata lombarda (mercoledì 18 alle ore 15, a Nesima). Sarà una partita diversa e molto complicata. Ma ci si penserà da domani.