Siracusa Nuovo direttivo Arcigay Armando Caravini è il nuovo presidente
Con il nuovo regolamento e ordine dei lavori del nuovo statuto, l’elezione del consiglio direttivo e dell’elezione del presidente, si è svolto stamane il Congresso territoriale di Arcigay Siracusa nella sala del centro Pio la Torre, in piazza Santa Lucia. Il nuovo presidente è stato eletto Armando Caravini che sostituirà Lucia Scala.
Armando Caravini ritorna a Siracusa dopo un’assenza catanese di oltre tre anni dove si è contraddistinto per numerose iniziative sociali nell’ambito etneo. Armando Caravini, 36enne, ex presidente del comitato siracusano, ha ricoperto il ruolo di presidente dell’Arcigay di Catania. Il passaggio di testimone è avvenuto nella sede della Cgil, a luglio del 2020, in occasione del congresso di Arcigay Catania Enna e Caltanissetta, che ha eletto le nuove cariche sociali per i prossimi quattro anni, con Vera Navarria (classe 1986, scrittrice e attivista LGBTQ+) alla vice presidenza.
«Mi attende una nuova e grande responsabilità, afferma Caravini, che ho intenzione di onorare, spendendo al meglio le mie capacità. Ringrazio i soci e le socie e il consiglio direttivo per la fiducia accordata alla mia persona, ed anche le istituzioni, le associazioni e le imprese LGBTQ+».
«Sono contento ed emozionato di ritornare a presiedere l’Arcigay di Siracusa, l’emozione è come 10 anni fa come quando ci fu la mia prima elezione, perché per me Arcigay Siracusa è famiglia, sono cresciuto con Arcigay Siracusa sotto le presidenze di Agata Ruscica e Angela Barbagallo che mi hanno formato, ho diretto l’associazione per oltre 7 anni per poi dal 2020 al 2022 dirigere Arcigay di Catania» prosegue Caravini.
«Per me è un grande ritorno, sono felice, abbiamo costruito una squadra forte, trasversale, rappresentativa, professionale, perché tanti sono i progetti in cantiere da portare avanti per quanto riguarda l’Associazione. Ci soffermeremo molto sull’aspetto culturale perché abbiamo certamente un governo reazionario, oscurantista per quanto riguarda i diritti civili, e la preoccupazione maggiore non è tanto perdere quel poco che siamo riusciti a guadagnare dopo tanti anni di battaglie, ma il vero problema invece, perché la legge, ad esempio, cito la legge Cirinnà, le unioni civili non saranno modificate, il problema è l’aspetto culturale di questo Paese e quindi investiremo tanto in convegni, occupandoci anche dei territori, delle piazze, delle strade non soltanto in occasione dei pride.
«A proposito di pride noi lavoreremo molto sul progetto della Val di Noto friendly, quindi portando un turismo maggiore per quanto riguarda la comunità lgbtqia+ nelle nostre zone e proporremo il primo pride nella Val di Noto oltre quello nella città di Siracusa. Ci dedicheremo al monitoraggio del territorio, conclude il presidente Armando Caravini, ad essere punto di riferimento ancor di più per quanto riguarda la comunità lgbt in senso culturale di salute e di iniziative che riguardano la nostra comunità ma anche tutta la cittadinanza».