Nella giornata di ieri il personale del Commissariato di Pachino ha dato esecuzione ad una ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, che, nel caso di specie, è la madre residente in città.
Destinatario del provvedimento è un 18enne, indagato per “atti persecutori”. La madre che ha una relazione sentimentale con un nuovo compagno, negli ultimi mesi il giovane, non accettando tale decisione, ha iniziato da subito a manifestare risentimento e rancore, inviandole numerosi messaggi anche con contenuti minacciosi e, in alcune occasioni, costringendola a subire maltrattamenti.
L’attività investigativa, avviata a seguito della denuncia presentata dalla donna, ha permesso di ricostruire un panorama probatorio completo ed evidenziato gravi indizi nelle condotte tenute dall’autore del reato, con oggettivi riscontri sull’attendibilità delle dichiarazioni accusatorie, elementi raccolti anche sentendo le testimonianze delle persone che avevano assistito ai fatti. A seguito delle condotte illecite poste in essere dall’indagato, che avevano ingenerato nella madre e nel compagno di quest’ultima un fondato timore per la sua incolumità oltre ad un costante stato di ansia, la vittima è stata costretta a modificare le proprie abitudini di vita.
Con l’esecuzione della predetta misura cautelare il giovane 18enne non potrà avvicinarsi all’abitazione ed ai luoghi frequentati dalla persona offesa, mantenendo una distanza di almeno 500 metri dalla stessa e con l’ulteriore prescrizione del divieto di comunicare con la donna attraverso qualsiasi mezzo.