Pallanuoto, Ortigia ‘bersagliera’ si riscatta dall’Euro Cup e sconvolge il Savona
Capolavoro Ortigia! A Savona, una vittoria pesante, bellissima e molto importante. Una prestazione di gioco e di carattere, con un uomo in più praticamente perfetto e una applicazione tattica impeccabile. I biancoverdi hanno fame e voglia di dimenticare la coppa e partono subito con grande concentrazione, attenti in difesa, perfetti e spietati in fase offensiva, dove sfruttano le ripartenze e le occasioni a uomo in più. Dopo meno di due minuti, l’Ortigia è già avanti 3-0 con le reti di Velkic, Ciccio Condemi (su rigore) e Gorrìa Puga. Patchaliev accorcia, ma Rossi allunga nuovamente. Ancora Patchaliev cerca di scuotere i suoi, ma Carnesecchi, a un secondo dalla fine, fissa il punteggio sul 5-2. Nel secondo parziale, il Savona prova a reagire, affidandosi sempre alla vena realizzativa di Patchaliev, che segna subito il -2.
L’Ortigia mantiene la lucidità, gioca benissimo e allunga con l’uno-due di Napolitano e Ciccio Condemi. Dopo le reti di Campopiano, Giribaldi e Rizzo, il Savona ha l’occasione di provare a ridurre il distacco giocando l’ultima azione a uomo in più, ma Tempesti è miracoloso su Durdic. A metà gara è 8-5 per i biancoverdi. Nel terzo tempo, Napolitano e compagni arrivano fino al massimo vantaggio di +5 grazie agli ottimi Di Luciano e Vidovic. I padroni di casa provano a rifarsi sotto, ma l’Ortigia è micidiale e ogni volta risponde con i gol (Rossi e ancora Di Luciano e Vidovic), tornando a +5 a fine tempo.
Negli ultimi otto minuti, gli uomini di Piccardo devono contenere il tentativo di ritorno del Savona, che si porta a tre lunghezze di distacco e fallisce l’occasione per avvicinarsi ancora. Vidovic e Di Luciano, allora, costruiscono lo strappo decisivo. Alla fine è 16-12 per i biancoverdi. Risposta stupenda dei ragazzi di Piccardo, scontro diretto vinto e terzo posto in classifica. Una prova di forza che aumenta il rammarico per la sfortunata eliminazione in Euro Cup e che lascia pensare che, senza tutte le difficoltà legate all’indisponibilità della Cittadella, il destino europeo, forse, sarebbe stato diverso.