Siracusa Congresso del PD, la sfida tra comitati si accende e Baio redarguisce Spada «Non è il capo
In campo per il congresso del PD, avviati nei giorni scorsi i comitati, anche in provincia di Siracusa, con l’intento di far emergere il prossimo leader nazionale che occuperà la poltrona di Segretario di partito.
Un duello senza esclusione di colpi, la sfida è maggiormente protesa tra Elly Schlein, giovane outsider proveniente dall’esperienza di Occupy PD, e il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
Non è un mistero che a Schlein guardi con simpatia anche il segretario uscente Enrico Letta, nonostante il suo ruolo di traghettatore suggerisca una neutralità formale: è stato Letta a volere fortemente la candidatura di Schlein alle politiche del 25 settembre. Ed è stato sempre Letta a inventarsi la procedura della fase costituente prima del confronto tra i candidati in modo da permettere anche a chi (ancora) non è iscritto al partito di partecipare.
Con Bonaccini, per ora, c’è solo la corrente Base riformista ma anche una fitta rete di sindaci e amministratori. Potrebbero poi unirsi prima di fine gennaio, data di inizio dei congressi nei circoli, anche alcuni governatori di Regione.
Uno sguardo in Provincia: Baio redarguisce Spada
Nello scenario siracusano si scaldano le correnti interne al PD e Salvo Baio, noto esponente del partito aretuseo, non ci sta all’automatica inclusione nella lista sostenitrice di Bonaccini e alle relative prese di posizione, non autorizzate, di Tiziano Spada ed in merito afferma: “Tengo a precisare di non aver dato all’onorevole Spada alcuna delega o alcun mandato ad inserirmi fra i sostenitori di Bonaccini né a far parte di alcun comitato.
Tiziano Spada non mi rappresenta – continua Baio – e non è, per quanto mi riguarda, nè il leader della mozione pro Bonaccini nè il leader di niente. Sul piano politico, culturale e umano tra me e lui ci sono distanze abissali, pur appartenendo allo stesso partito.
Confermo di sostenere Bonaccini, ma con le mie posizioni politiche (e di molti altri compagni e amici) che prescindono da quelle di Spada, il quale deve togliersi dalla testa che per il fatto di essere deputato regionale abbia diritto ad essere il capo del partito assieme al senatore Nicita, nominato nei giorni scorsi commissario del PD, e a Paolo Amenta.
Il Partito democratico non è il partito dei parlamentari”. Queste le dichiarazioni di Salvo Baio, noto esponente del PD Siracusano.