Prandelli boom: Balotelli non è un campione, Rossi una delusione

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Dopo aver parlato con la stampa turca, durante la sua presentazione come nuovo allenatore del Galatasaray, l'ex ct della Nazionale Cesare Prandelli parla anche con la stampa italiana. Le sue dichiarazioni, riportate da Sportmediaset, faranno molto discutere: "Balotelli per ora ha solo grandi colpi, deve diventare un campione. La più grossa delusione dal punto di vista umano però è stata Giuseppe Rossi. Doloroso vedersi paragonato a Schettino (il riferimento è a un articolo di Aldo Grasso del Corriere della Sera, ndr), ma questo è il cinismo del nostro calcio. Qualcuno dei miei giocatori è stato tradito dalla paura, ma non è vero che il gruppo era diviso. La presenza delle famiglie nel ritiro è stato un aspetto positivo della nostra spedizione, ma tra le gente che mi accusa c'è qualcuno sporco dentro. Potevo chiedere una buonuscita, come avrebbero fatto tanti italiani, ma mi sono dimesso. Sono al Galatasaray per vincere e non per i soldi. Io e la mia famiglia riceviamo lettere di minacce dai tifosi". 

10.30 Per Cesare Prandelli, ex ct della Nazionale, firma del contratto davanti alle telecamere e conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore del Galatasaray.

Il primo a parlare è Aysal Ünal, presidente del Galatasaray: "Abbiamo parlato col mister negli ultimi giorni sul progetto che si svilupperà in futuro, la nostra cooperazione durerà a lungo".

PARLA PRANDELLI - "Ringrazio il Galatasaray per questa opportunità. Il presidente mi ha guardato negli occhi e mi ha convinto, questa è una scelta sportiva su un progetto vincente. Il Galatasaray mette la storia in primo piano, questo club infatti ha una storia ricca ma anche un futuro davanti. Un progetto che deve arrivare a un obiettivo, creare una squadra vincente, una squadra che offra un calcio bello e redditizio. Qui ci sono persone competenti e preparate. Tutti dobbiamo pensarla allo stesso modo: la squadra deve essere il 'leader'. Regole? Certo, ci devono essere e devono essere condivise da tutti, e la prima deve essere quella di pensare come squadra. Al primo posto c'è la squadra, poi i singoli. Tutti dobbiamo pensarla allo stesso modo: la squadra deve essere il "leader. Senza regole non si può vincere". 

CENTRO SPORTIVO, GIOCATORI E MANCINI - "Ho visto il centro sportivo, c'è un'ottima organizzazione, con persone preparate. Ci sono tanti buoni giocatori, il mio pensiero piu forte è quello di metterli insieme per raggiungere i risultati. Il presidente vuole la quarta stella, per me già una garanzia di serietà. Cosa mi ha detto Mancini? Che si è trovato bene, con persone competenti. Un'esperienza positiva.  Sneijder? Resterà e sarà importante".

IL MONDIALE E LA SCELTA DEL GALATASARAY - "Non c'erano altre opportunità durante il Mondiale. Fino a dieci giorni fa ero al Mondiale e non avevo pensato al futuro. Non ero pronto mentalmente per pensare una squadra, poi ho incontrato il presidente e ho capito che sarebbe stata la scelta giusta. Voglio guardare oltre e vincere".

SU BALOTELLI - "Balotelli? Non ne voglio parlare in questa occasione. Non rispondo per rispetto della società. Non parlo dei singoli".







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