L’emergenza dell’aeroporto di Catania persiste anche dopo più di due settimane dall’incendio scoppiato lo scorso 16 luglio.
I disagi continuano imperterriti, tra voli cancellati, voli dirottati e le giustificate lamentele dei passeggeri, che non sono poche. Nel frattempo, dalla Regione e dalla Sac si sentono annunci sempre più rassicuranti sul rapido ritorno alla normalità ma ancora nulla di concreto per arginare i disagi.
I problemi dell’utenza sono molteplici, ma a questi vanno aggiunti i danni all’immagine della Sicilia ed i conseguenti danni economici al turismo isolano, causati dalla rinuncia alla vacanza per i problemi dell’aeroporto etneo.
Secondo un’indagine di CST per Assoturismo Confesercenti, infatti, il caos generato dall’incendio dell’aeroporto di Fontanarossa ha fatto saltare almeno 40mila pernottamenti in Sicilia.
A tal proposito sono iniziati oggi i lavori della neonata Commissione bicamerale per il contrasto agli svantaggi dell’insularità, istituita con la scorsa legge di Bilancio a seguito di un emendamento proposto dal Partito Democratico.
Tra le proposte programmatiche, il capogruppo del PD in Commissione, senatore Antonio Nicita, ha chiesto, assieme ad altri colleghi delle opposizioni, la convocazione urgente dei vertici della Società Aeroporto Catania (SaC), dell’Enac, dell’Autorità dei trasporti, nonché del presidente della Regione Sicilia Schifani e del ministro Urso, affinché riferiscano al più presto sullo stato dell’emergenza, sulle cause che lo hanno prodotto, sulle soluzioni attivate, sul complesso dei danni economici che si stanno generando nell’economia siciliana e infine sulle misure di ristoro e prevenzione che i Governi nazionale e regionale intendono porre in essere.