Siracusa. Consiglio comunale, rinviata l’elezione del presidente
Era tutto nei piani, cioè quello di votare stamane in Consiglio comunale il presidente che dovrà reggere le sorti dell’Emiciclo Vittorini. Però qualcosa è andato storto, all’atto della votazione a scrutinio segreto per un voto dove erroneamente sulla scheda sono stati riportati due nomi Di Mauro (il nome come futuro reggente) e Carbone ha reso nulla la votazione poichè bastavano 17 voti di maggioranza su 32 per eleggere il consigliere dell’Mpa Di Mauro, coalizione alleata con il gruppo Italia-Bandiera.
In altre parole in Consiglio comunale, Mpa con 6 voti (di cui dopo l’acquisto di due consiglieri di Fdi) e gruppo Italia-Bandiera con 10 avevano completato il loro accordo eleggendo a nuovo presidente Alessandro Di Mauro. In sostanza sei consiglieri votati da eletti di centrodestra hanno fatto repentini accordi in Consiglio, rafforzando la sindacatura e successivamente la presidenza del consiglio comunale al defenestrato gruppo del centro destra che aveva tra l’altro maggioranza assoluta in Assise. Tutto ribaltato con la buona pace dell’ex Garozzo che pur eliminare l’avversario Italia si era accasato con il centro destra facendo acquisire il premio di maggioranza. Quando si dice che il diavolo le pentole e non i coperchi.
Dopo la votazione, alla chetichella abbandonano l’aula i tre gruppi che formano il centro destra: Fratelli d’Italia, Forza Italia e Insieme. Da segnalare l’anomalia che prima di abbandonare l’aula Paolo Romano aveva segnala l’incongruenza della scrutatrice Daniela Rabbito in quanto faceva parte di Insieme per essere sostituita, ma poi il consigliere Romano è svanito nel nulla.
«Devo dire per la forza che governa la città, un risultato molto importante. Già 16 voti, ricordiamoci che si partiva con un divario, 10 la nostra coalizione, e 22 le altre forze, quindi siamo arrivati a 16 quando ne servivano 17», esordisce il vice sindaco Edy Bandiera. «Chiaramente il centro destra più le altre forze di opposizione hanno capito che oggi soccombevano e hanno preferito fare cadere il numero legale per rinviare di 24 ore questa votazione, quindi ci rivediamo domani. Mi dispiace per le attività consiliari, per la città, perdono un giorno. In politica ci sta, prendiamo atto di questa scelta del centro destra e di altre forze e ci rivediamo domani per la votazione del presidente. Confidiamo nel buon esito visto che nella seconda votazione prevede che 16 o meglio, chi prende un voto in più di un altro venga eletto».