Via Lido Sacramento, «avanzato un progetto esecutivo alla Regione»
Sulla vicenda di via Lido Sacramento dove è oggetto di dibattito politico di campagna elettorale dopo l’intervento di Giancarlo Garozzo registriamo la nota del sindaco uscente Francesco Italia.
«Tra le varie cose che ci siamo trovati ad affrontare c’è stato anche il cedimento di via Lido Sacramento, un cedimento che è avvenuto in due fasi specifiche. La prima è quella in cui ha iniziato a franare un primo tratto, e, in tempi relativamente rapidi, siamo intervenuti per rifare il manto stradale e garantire la stagione turistica a tutte le attività e a tutte le famiglie che abitano in quelle zone. Successivamente, in seguito ad un’alluvione molto importante, via Lido Sacramento ha franato completamente.
«Il dissesto di via Lido Sacramento deriva sicuramente dall’azione del mare e non serve raccontarlo, ma anche dall’azione dell’acqua che scende dalle zone più alte e scava sotto il manto stradale. È chiaro che non si tratta più di un intervento di semplice rifacimento del manto stradale, ma bisognava, perché venga finanziato, un progetto esecutivo col quale fossimo in grado di presentarci alla Regione Siciliana e alla Protezione Civile per ottenere il finanziamento. Tutto questo lo abbiamo già fatto, ma non solo: in tempi molto rapidi abbiamo riasfaltato quel tratto della traversa di via Lido Sacramento che abitualmente si chiama, per intenderci, “traversa Mora Mora” per consentire il flusso del traffico.
«A che punto siamo? Abbiamo realizzato il nostro progetto e lo abbiamo già presentato alla Regione Siciliana in conferenza dei servizi per l’approvazione definitiva. Le somme sono state stanziate, dopo l’approvazione servirà una gara e partiranno i lavori per via Lido Sacramento.
«Aggiungo che ci è stata richiesta un’ulteriore documentazione che richiede un tempo aggiuntivo per la valutazione dell’impatto ambientale. Desidero chiarire, inoltre, che questa amministrazione ha fatto non solo tutto ciò che andava fatto per via Lido Sacramento, ma anche nei tempi più celeri possibile», conclude Italia.