Il peschereccio siracusano Orizzonte attaccato stamattina dalla guardia costiera libica con l’accusa di pescare dentro la zona marittima esclusiva libica è già in rientro verso l’Italia. Lo si apprende da fonti della Farnesina.
Un’unità della marina militare italiana stamattina è intervenuta anche con il suo elicottero per sventare possibile sequestro. L’ambasciata d’Italia a Tripoli è intervenuta immediatamente con la presidenza del governo di Tripoli e il comando della guardia costiera libica.
Siracusa. Libici sferrano colpi di mitra a peschereccio aretuseo: equipaggio salvo per miracolo, attacco gravissimo
Presidente Schifani: «Inaccettabile che i nostri pescatori rischino la vita per il lavoro»
«L’attacco di stamattina al peschereccio siciliano, da parte di una motovedetta libica, è un atto di estrema gravità, che va stigmatizzato con forza in quanto avvenuto in acque internazionali. Non è la prima volta che si verifica un episodio del genere, che per fortuna in questo caso non ha causato vittime ma solo tanta paura.
È inaccettabile che i pescatori delle nostre marinerie rischino la vita ogni giorno, soltanto perché rivendicano un proprio diritto, svolgere la propria professione. Sono in costante contatto con la Farnesina e con il ministro Tajani e chiederò nelle prossime ore un incontro con il ministro della Difesa, Guido Crosetto, per discutere di come mettere in sicurezza le acque davanti le nostre coste ed evitare così che episodi intollerabili di violenza come questo possano ripetersi in futuro». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando l’attacco all’equipaggio del peschereccio Orizzonte, della marineria di Siracusa, avvenuto a circa 95 miglia dalle coste della Libia.