Basta la minaccia telefonica o sui social all’ex compagna per fargli scattare le manette e il carcere. E’ accaduto ieri a Canicattini Bagni. Per la configurazione del reato di stalking, anche in assenza di un incontro fisico tra vittima ed imputato, sono sufficienti pochi messaggi via WhatsApp ed una telefonata dal tono minaccioso, che portano a modificare le abitudini della persona offesa. È quanto stabilito dalla Cassazione penale con sentenza 2 gennaio 2019, n. 61.
I Carabinieri della Stazione di Canicattini Bagni hanno arrestato un pregiudicato di 40 anni del luogo, per violazione degli arresti domiciliari.
L’uomo, già arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale, incurante delle prescrizioni impostegli dal Giudice, ha più volte minacciato telefonicamente l’ex compagna pubblicando, anche, post sui social contro i Carabinieri preposti ai suoi controlli.
Dopo le formalità di rito, il 40enne è stato associato al carcere “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità Giudiziaria aretusea.