Esperance Hakuzwimana Ripanti, 28 anni, a 3 è arrivata in Italia dall'Africa. E da una vita, lamenta, deve raccontare "la storia triste della povera africana immigrata". Ora ha scritto 'E poi basta. Manifesto di una donna nera italiana' (People editore) per indagare e combattere quello che chiama "il razzismo di superficie" (quello del caso Floyd, appunto), ma anche "il razzismo di profondità", fatto di paternalismo e di sconosciuti che le danno del tu in coda alla posta o "pensano che un nero abbia necessariamente bisogno di soldi". "Abbiamo bisogno di essere trattati come delle persone, che hanno delle capacità, delle lauree, delle professionalità", spiega a Luca Bottura in Casa Lateral. . .Partendo da queste premesse, una buona dose di rabbia hanno suscitato in Hakuzwimana Ripanti le manifestazioni italiane in sostegno di George Floyd. Alle quali ha partecipato. Ma chiede a chi è sceso in piazza in Italia giustamente scandalizzato dalla morte dell'afroamericano soffocato da un poliziotto a Minneapolis: "Dove eravate negli ultimi anni? Dove eravate quando hanno sparato in strada a uomini e donne solo per il colore della pelle? Dove eravate nella battaglia per lo Ius Soli?" . .Casa Lateral è la rassegna domestica quotidiana di Luca Bottura sulla sua pagina Fb e sul sito di Repubblica dal lunedì al venerdì alle 9 e alle 10 il sabato e la domenica