Le temperature roventi sono ormai una vera e propria emergenza, che si ripete con sempre maggiore frequenza e che rappresenta non soltanto un fastidio per alunni e insegnanti, ma anche un pericolo reale per le persone più fragili, parecchie delle quali hanno accusato malori e difficoltà di concentrazione, oltre a sintomi come mal di testa, nausea e spossatezza.
Sono state numerose le nostre scuole dove si sono verificati pesanti disagi a causa del caldo eccessivo nelle classi. In diversi istituti è stata disposta l’uscita anticipata degli studenti, con ripercussioni molto significative non solo per l’attività didattica, ma anche per le famiglie.
E’ ormai assodato che le attività didattiche, svolte per la maggior parte all’interno di ambienti confinati, richiedono adeguate condizioni di benessere microclimatico, poiché questo influenza il livello di attenzione e di concentrazione degli studenti e, in ultima analisi, il loro grado di apprendimento: in tal senso va sottolineato come spesso gli occupanti, lamentino situazioni di disagio evidente anche a causa delle condizioni climatiche.
Il benessere psicofisico di alunni, insegnanti e personale scolastico deve sempre costituire la priorità e pertanto, anche in vista dell’arrivo delle stagioni più fredde, è indispensabile che venga considerata l’installazione di idonei climatizzatori e comunque l’abbandono di aule pollaio, piccole, obsolete e prive di adeguata ventilazione.
Gli appelli rivolti in alcune classi a portare i ventilatori da casa non possono costituire certamente la soluzione di un problema serio. Queste le dichiarazioni di Nella Caruso e Salvo Sorbello, Forum delle Associazioni Familiari delle Provincia di Siracusa.