Muore l’ex presidente Napolitano, servitore dello Stato: «Il cordoglio in Prefettura aretusea»
Il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, è morto a Roma. Aveva compiuto 98 anni, il 29 giugno scorso, festeggiati con i 70 anni di vita passati nelle istituzioni della Repubblica. Si è spento alle 19.45 del 22 settembre 2023, presso la clinica Salvator Mundi al Gianicolo.
L’ex capo dello Stato da tempo accusava problemi di salute, anche legati all’età. Nel 2018 era stato ricoverato all’ospedale San Camillo e sottoposto a un intervento chirurgico per la dissezione dell’aorta. Poi il lento recupero. Nel maggio dello scorso anno un nuovo ricovero, questa volta all’ospedale Spallanzani, per un’operazione all’addome. Lascia la moglie Clio Maria Bittoni e i due figli Giovanni e Giulio.
Il cordoglio nella Prefettura aretusea
In relazione al decesso del Presidente Giorgio Napolitano, senatore di diritto e a vita, la Prefettura di Siracusa comunica che presso la sede di codesta Istituzione sarà aperto un registro di condoglianze da domani 24 settembre in coincidenza con l’apertura della camera ardente fino al giorno della celebrazione delle esequie di Stato che si svolgeranno martedì 26 settembre.
Sarà consentito l’accesso al pubblico per lasciare messaggi di cordoglio come di seguito riportato: domenica 24 settembre dalle ore 11.00 alle ore 19.00; lunedì 25 settembre dalle ore 10.00 alle ore 16.00 e martedì 26 settembre dalle ore 10.00 alle 11.30.
La camera ardente in Senato
I funerali di Stato del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, morto a 98 anni, si svolgeranno martedì 26 settembre alle 11.30 alla Camera, per la prima volta nell’Aula di Montecitorio, con una cerimonia laica. Ci saranno maxi-schermi in piazza del Parlamento e la diretta tv. La camera ardente sarà allestita in Senato: sarà aperta domenica 24 settembre alle 10, alla presenza di Sergio Mattarella e di Ignazio La Russa. Dalle 11 alle 18 sarà aperta a tutti. Poi riaprirà lunedì 25, dalle 10 alle 16.
La vita di Giorgio Napolitano
La sua biografia è tutta e solo incentrata nel servire lo Stato e le istituzioni, a partire dalla scelta dell’Università: Giurisprudenza alla prestigiosa Federico II di Napoli, dove si laurea nel 1947 a soli 22 anni.
Il liceo classico, fra Napoli e Padova, gli aveva invece regalato l’interesse per la cultura, soprattutto per il teatro. Erano gli anni giovanili nella sua Napoli, vissuti in una famiglia nobile e colta, con il padre Giovanni, avvocato liberale, intellettuale e poeta, e la madre Carolina Bobbio discendente dall’aristocrazia piemontese trapiantata poi nel capoluogo partenopeo.
Cresce quindi a pane, cultura e diritto ma da quando, ancora universitario, sceglie il Partito comunista, la vita sarà per lui solo e sempre politica, senza deviazioni, senza ripensamenti.
Napolitano è stato il primo presidente della Repubblica eletto due volte, nel 2006 e nel 2013. L’unico ex comunista diventato capo dello Stato. L’ultimo protagonista del Pci di Togliatti, esponente “migliorista” e “ministro degli Esteri” del partito, guidò nel 1978 la prima missione del Pci negli Stati Uniti. “È stato sempre fedele interprete della Costituzione”, l’omaggio del presidente della Repubblica Mattarella. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso il cordoglio del governo. Il Papa ne ha sottolineato la continua ricerca del “bene comune”.