Morte Angelo De Simone, nell’udienza l’imputato De Benedictis ha ricostruito i suoi movimenti
Giancarlo De Benedictis, detto Carlo ‘a scecca è l’unico imputato la morte di Angelo De Simone, il 27enne trovato impiccato nella sua abitazione il 16 novembre del 2016, ha fornito una serie di elementi per provare a scagionarsi.
L’uomo è detenuto nel carcere di Ragusa per una condanna a 20 anni nell’ambito dell’operazione antidroga Bronx, nel corso del suo esame si è dichiarato innocente e l’ha fatto in occasione dell’udienza in cui si è sottoposto all’esame del pubblico ministero. L’imputato ha sostenuto di non essere stato a casa della vittima nelle ore in cui è stata fatta risalire la morte.
L’imputato ha detto di essersi trovato, intorno alle 10.30, nella zona del Bronx quando la convivente è andato a prenderlo per sbrigarsi i documenti per la vendita dell’automobile.
Subito dopo lo ha accompagnato a casa in via Isonzo, nella zona della Borgata, giusto in tempo per sottoporsi al controllo della pattuglia della polizia, visto che si trovava all’epoca in regime di sorvegliato speciale di pubblica sicurezza.
De Benedictis ha parlato anche dei rapporti con Luigi Cavarra (nel frattempo deceduto) che, a giudizio degli inquirenti sarebbe stato il complice dell’omicidio De Simone: l’imputato ha ribadito che in quel periodo avevano litigato e, nel corso di una colluttazione, gli aveva spezzato il braccio per cui non avrebbe avuto alcun motivo di recarsi insieme con lui a casa della vittima.
Un’altra testimonianza a sorpresa quella di Graziano Urso, ex componente del clan Tonnara di Siracusa ed ora collaboratore di giustizia il quale ha sentito raccontare dei due presunti assassini di Angelo De Simone confessare il loro delitto ed avrebbe indicato nel procedimento giudiziario, quale autore Giancarlo De Benedictis e l’altro soggetto Luigi Cavarra, appartenente al clan Bottaro-Attanasio poi diventato collaboratore di giustizia e morto nel 2018.
«’U ‘mazzammu», così con questa affermazione Graziano Urso avrebbe svelato ai giudici i momenti successivi la spedizione poco distante il luogo dell’omicidio da parte di Cavarra dire a De Benedictis la decisione.
Nella prossima udienza, fissata per il 30 gennaio, toccherà ai testi citati dalla difesa essere esaminati nell’aula di Corte d’assise.