«Ondata di calore preoccupante, seri rischi nei cantieri. Dalla Prefettura una indicazione univoca ai Comuni della provincia per i provvedimenti di sospensione o riduzione dell’orario nelle ore più calde».
Questo hanno chiesto al Prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, la segretaria generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, e il segretario generale della Filca Cisl territoriale, Nunzio Turrisi, all’indomani di una serie di Ordinanze sindacali emesse in alcuni centri della provincia.
«Abbiamo chiesto un incontro urgente al Prefetto – scrivono i due segretari – Alcuni sindaci hanno disposto il blocco dell’attività edile-lapidea per tutti quei lavoratori esposti all’aria e al sole in questi giorni. Si segue così, giustamente, quanto dichiarato da Inps-Inail ovvero l’astensione dal lavoro quando si percepiscono 35 gradi.
Restano, però, – continuano Carasi e Turrisi – troppe discrepanze nei provvedimenti adottati sul territorio. Abbiamo notizie di alcune ordinanze emesse, ma sappiamo anche di alcuni comuni che non hanno adottato alcun provvedimento.
Per questo abbiamo chiesto un incontro al Prefetto – concludono i segretari generali di Ust e Filca Ragusa Siracusa – Riteniamo opportuno che all’incontro siano presenti tutte le associazioni datoriali, industriali e artigiane, oltre alle tre sigle sindacali confederali del settore edile.
Bisogna concertare assieme una soluzione che preveda la sospensione delle lavorazioni nelle ore più calde della giornata ipotizzando una sospensione dalle 12.00 alle 16.00 anticipando l’inizio dell’orario di lavoro in modo da salvaguardare la salute e la sicurezza di quanti si trovano ad operare in cantiere senza però danneggiare la produzione».