Priolo. Ipotesi ‘scambio di voti’ al Comune, Pippo Gianni diffamato via social: sindaco denuncia al
Il sindaco di Priolo Gargallo, Pippo Gianni, esclude qualsiasi coinvolgimento personale nella vicenda della diffusione a mezzo social di narrazioni dal contenuto diffamatorio riguardando l’ufficio politiche sociali del Comune di Priolo, l’assessore al ramo e lo stesso primo cittadino, che ha provveduto a dare mandato ai propri legali per denunciare quanto accaduto alle autorità preposte.
Informato l’Upd, al fine di avviare le opportune verifiche, nonché il procedimento per accertare eventuali responsabilità dei dipendenti interessati e adottare, ove necessario, le sanzioni disciplinari previste.
I Consiglieri Comunali del gruppo “Siamo Priolo”, appresa, come tutti i cittadini di Priolo, la diffusione a mezzo social di narrazioni dal contenuto diffamatorio, riguardanti il personale del settore delle Politiche Sociali, l’Assessore al ramo ed il Sindaco, hanno tempestivamente chiesto i dovuti chiarimenti in merito.
In particolare si è appreso dal Primo cittadino che, con riguardo alle vicende inerenti gli Uffici coinvolti del nostro Comune, è già stato informato ufficialmente il responsabile Upd al fine di avviare le verifiche opportune, nonché il procedimento per accertare eventuali responsabilità dei dipendenti interessati ed adottare, ove necessario, le previste sanzioni disciplinari.
Inoltre il Sindaco, in merito a tutti i fatti attribuitigli, ha sin da subito escluso qualunque suo coinvolgimento personale e provveduto a dare mandato ai propri legali per denunciare quanto accaduto alle autorità preposte, lamentando un insostenibile ed ingiustificato atteggiamento persecutorio nei suoi confronti.
Il gruppo Siamo Priolo respinge ogni attacco proveniente dagli avversari politici, che vantando l’agire nel segno della legalità, celano un ingiustificato rifiuto per il responso elettorale che ha legittimato il nostro ruolo politico di rappresentanti della collettività.
Siamo certi che sarà fatta chiarezza nelle sedi opportune ed auspichiamo che ciò venga fatto al più presto, al fine del sereno proseguo dell’attività amministrativa, che possa svolgersi nell’esclusivo interesse di Priolo e senza delegittimazioni, diffamazioni ed altri atteggiamenti di dubbia liceità. Queste le affermazioni del gruppo ‘Siamo Priolo’ e del sindaco Pippo Gianni.
La presa di posizione del gruppo ‘Identità Priolese’
Al Comune di Priolo Gargallo si respira un’aria pesantissima, fitte ombre sull’ipotesi di scambio di voti che avrebbero contribuito alla rielezione del sindaco Pippo Gianni. Questo le prime parole, tramite comunicato diffuso via social, del gruppo consiliare “Identità Priolese”.
“I consiglieri di opposizione del gruppo “Identità Priolese” chiedono al sindaco, al vice sindaco, all’assessore alla trasparenza e all’amministrazione tutta di venire immediatamente a riferire in aula in ordine ai fatti gravissimi denunciati a mezzo social che in particolare riguardano un funzionario pubblico di categoria D in servizio al comune di Priolo Gargallo al 2° settore Solidarietà Sociale.
Rileviamo dagli screen-shot e dagli audio pubblicati come questo funzionario alluda a presunti illeciti commessi dal dirigente di settore dall’assessore al ramo e persino dai colleghi di ufficio su pressione e copertura dei primi. Superfluo precisare che, qualora fossero vere le cose della quale si narra, il sindaco avrebbe il dovere morale verso i cittadini di Priolo di dimettersi all’istante. Ricordiamo a noi stessi, ma soprattutto al sindaco, che in qualità di pubblico ufficiale, ha il dovere oltre che l’obbligo di denunciare agli organi competenti fatti della pubblica amministrazione della quale è a conoscenza e che costituiscono notizia di reato.
“Per quanto ci riguarda, sulla materia, come opposizione avvieremo sin da subito una intensa attività di ispezione e di controllo previo accesso agli atti studio delle stesse ed eventualmente, se riscontrate irregolarità, le risultanze comunicate ai cittadini e se del caso agli organi competenti. Passando successivamente alle questioni ancor più gravi, sempre apprese sui social, dalla visione di video ed ulteriori screen-shot riguardanti l’assessore e lo stesso sindaco, abbiamo ritenuto opportuno confrontarci con i nostri legali per predisporre una memoria dettagliata da inviare alla Procura e al Prefetto.