Un fine e apprezzato traduttore o un cinico utilizzatore del lavoro altrui al quale metteva mano con la sua penna – senza far emergere questa circostanza – solo a traduzione ultimata imprimendo così la propria impronta letteraria? Sarà questa l’accusa con la quale Elio Vittorini “traduttore” verrà messo sul banco degli imputati nel corso dell’ormai rituale appuntamento con il “Processo a Vittorini”, uno dei momenti più attesi del corposo e composito programma della XXI edizione del Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini, in programma da giovedì 8 a sabato 10 settembre in Piazza Minerva, nel cuore di Ortigia, dove sarà ospitata la maggior parte degli appuntamenti, tutti di libera fruizione.
La manifestazione è promossa dall’Associazione Culturale Vittorini-Quasimodo con l’Assessorato alla Cultura della Città di Siracusa e la Confcommercio Siracusa, e con il sostegno di altri partner sia pubblici che privati. L’appuntamento con «Traduceva sé stesso», processo a Vittorini traduttore, si svolgerà giovedì 8 alle ore 18,30 nella sede estiva del Circolo Unione. Sarà il momento in cui – dopo la sobria cerimonia davanti alla casa natale dello scrittore in via Vittorio Veneto nella mattinata di giovedì – le attività del Premio prenderanno il via. La scelta della sede estiva del Circolo Unione ha il sapore dell’omaggio a una delle edizioni memorabili, quella del 1999 ospitata nella terrazza affacciata sul porto con a fare da sfondo Ortigia, alla quale prese parte anche Dario Fo che appena due anni prima aveva vinto il Premio Nobel per la letteratura.